martedì 26 giugno 2018

Recensione''Invincibili come noi''di Louise Pentland.

TITOLO: INVINCIBILI COME NOI
AUTORE: LOUISE PENTLAND
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 14/06/2018
EDITORE: GARZANTI
PAGINE: 400
GENERE: NARRATIVA












SINOSSI
La vita di Robin sembra perfetta. Ha un lavoro,una famiglia che le sta vicino e una bellissima figlia di sei anni di nome Lyla. Ma le manca qualcosa. Sente di non essere completa. Si guarda intorno e vede solo famiglie modello in cui c'è sempre un uomo,un padre,a incorniciare un quadro senza difetti. Robin ha paura di non essere una buona madre per Lyla perché l'ha cresciuta da sola.
Ma cercare un fidanzato richiede un enorme sforzo di volontà. Robin lo sa bene: per lei è difficile anche solo far partire la lavatrice ogni tanto o riuscire a rientrare in quei jeans così carini,figuriamoci trovare l'uomo dei suoi sogni.
Eppure pensa di dover dare una svolta alla propria esistenza. Pensa che la presenza di un compagno potrebbe cambiare le sue giornate e evitare che Lyla vada a scuola con le scarpe sporche di fango e i capelli arruffati: tutto troverà un ordine, con qualcuno accanto.
Così,come una squadra,lei e Lyla affrontano questa nuova avventura. Robin comincia a collezionare appuntamenti. Dopo anni torna ad indossare i tacchi,a truccarsi,a comprare vestiti nuovi. Ma presto scopre che il proncipe azzurro ormai non ha più nulla di <<azzurro>>, e ogni  volta è costretta a ripartire da zero. Finché qualcosa cambia. Finché Robin si vede mentre ride insieme a Lyla e capisce, per la prima volta, che loro due sono invincibili.
Che non è importante se va a prendere sua figlia in ritardo o se si dimentica di cucirle un vestito per la recita. Forse perché la perfezione è solo una chimera. Non è la risposta. Non rende speciali.

RECENSIONE
Robin è una mamma single,vive insieme a sua figlia di sei anni Lyla, nella vecchia casa di sua nonna. E' impegnata part-time nel suo lavoro di assistente truccatrice.
Tutti i giorni davanti agli occhi di Robin si palesa la solita routine: preparare la colazione,portare Lyla a scuola cercando di arrivare puntuale e farsi trovare all'uscita sempre puntuale, tutte queste cose da fare Robin le vive con l'ansia di riuscire per una volta a non combinare casini.
Nei momenti di libertà,quando non è impegnata,inizia a pensare che se vicino a lei avesse un uomo tutto sarebbe migliore,un uomo con la quale potrebbe dare un senso al termine famiglia,quella famiglia che lei ha perso quando Simon,il padre di Lyla,l'ha lasciata. Ed è in questi momenti che il Grande Vuoto si fa strada dentro Robin,cercando di gettarla nello sconforto più totale.
Dopo una spasmodica ricerca dell'uomo perfetto,Robin capisce che lei e Lyla sono una famiglia e che non hanno bisogno di uomo attorno per avere un equilibrio,perché il loro equilibrio l'hanno già trovato.

Robin è una donna piena di dubbi e insicurezze che tendenzialmente riversa su Lyla.
Sono sincera,inizialmente,non riuscivo a capire come Robin poteva essere così infelice nonostante avesse affianco a lei la sua splendida bambina.
Mi ha fatto rabbia pensare che non riuscisse a viversi felicemente la figlia perché vicino a lei non c'era l'uomo perfetto. Ma andando avanti con  la lettura ho capito che tante cose che ho pensato erano sbagliate,come ad esempio l'essere insicura a livelli altissimi, era un suo carattere identificativo.
Robin per smuovere la sua vita ha bisogno di una scossa, una scossa che dia una bella dose di fiducia in sé stessa e nei confronti degli altri.
La sua migliore amica le consiglia di usare le chat d'incontri per cercare l'uomo perfetto,ma lei non è donna da app, da avventure di una notte ma per via della sua ricerca si ritrova a vivere avventure spiacevoli.
Ciò che rende Robin un personaggio interessante ai miei occhi,è il fatto che prende coscienza dei suoi limiti e lì rende un punto di forza.
Lyla pur avendo solo sei anni invece è già consapevole delle persone su cui può far affidamento e spesso nel racconto è lei che ridà fiducia alla sua mamma. Lyla è una piccola grande donna che farà capire e Robin che loro non hanno bisogno di nessun uomo per essere felice, perché loro due sono una squadra perfetta insieme.

CONCLUSIONI
Louise Pentland in questo romanzo tratta un argomento molto attuale, il concetto di famiglia.
Robin e Lyla, sono una famiglia, nonostante non ci sia un uomo al loro fianco, anche se attualmente in Italia molti non la penserebbero così.
Grazie al modo di raccontare dell'autrice, mi sono sentita coinvolta nella storia; una scrittura scorrevole e molto fluida,il tono leggero e in certi momenti scherzoso contribuiscono a fare di questo romanzo un bellissimo romanzo!
Un romanzo che insegna tante cose, la più importante che a volte sono proprio i bambini a far aprire gli occhi agli adulti,e a sorprenderli in modo positivo.
E insegna anche che in un ambiente familiare privo della figura maschile,i bambini crescono senza alcuna mancanza.
Consiglio davvero a tutti di leggere questo romanzo. Il romanzo di esordio di Louise Pentland,al quale spero seguano tanti altri.

VOTO: 9

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